Salute Mentale: gita a Roma per Progetto Inclusione Sociale

06/12/2011

A conclusione del progetto "la scuola contro il pregiudizio" , l'associazione "Alda Merini",in collaborazione con gli operatori del Dipartimento Salute mentale Asp, ha organizzato una gita culturale a Roma.

Studenti del liceo classico di Venosa,( vincitori del relativo concorso bandito dalla associazione A. Merini), insegnanti, utenti-familiari e operatori del Dsm, volontari hanno trascorso tutti insieme una giornata nella Città Eterna. Accompagnati dalle guide dell’ Agenzia Minutiello Viaggi di Venosa, hanno visitato la chiesa di S. Pietro in Vincoli , i Fori imperiali, il Colosseo, i Musei Vaticani . Ad ispirare l’iniziativa la consapevolezza che la lotta al pregiudizio, nei confronti della malattia mentale, e allo stigma passa attraverso percorsi di inclusione sociale, processi formativi e culturali, in grado di coinvolgere la comunità intera, partendo dalle giovani generazioni. “L'inclusione non è un processo innato nella persona- evidenzia Antonella Di Corato, responsabile Nucleo Operativo Territoriale (Not) di Venosa- ma è un percorso educativo e formativo che operatori, istituzioni e asssociazioni dovrebbo portare avanti investendo nel mondo giovanile”.

La “gita” a Roma rappresenta il premio del concorso bandito dall associazione “A.Merini”, vinto dagli studenti del Liceo di Venosa. “Con questa prima iniziativa abbiamo voluto favorire nei giovani un processo educativo di cambiamento culturale nei confronti della malattia mentale che, arginando stereotipi e pregiudizi, favorisca valori e comportamenti basati sulla conoscenza, l'accettazione e la solidarietà- sottolinea Michele Bigotti, Presidente dell’Associazione “A.Merini”- La giornata ha sicuramente raggiunti gli obiettivi prefissati. Abbiamo registrato una vera integrazione tra studenti , familiari e pazienti. In particolare, gli studenti hanno manifestato la volontà di voler sostenere la nostra associazione sul territorio in questo percorso di cambiamento”. L’iniziativa ha consentito ai giovani di constatare direttamente che i malati mentali " non sono diversi da noi, ". "sono portatori di una sensibilità non comune," “ sono una risorsa per noi”. In questa esperienza gli studenti sono stati accompagnati e sostenuti dagli insegnanti, Lorenzo Zolfo e Virginia Rescigno, dagli operatori della Salute Mentale, Antonella Dicorato e Emma Villonio i pazienti, i familiari, i volontari dell'Associazione.


IL RESPONSABILE UFFICIO STAMPA Dr. Giuseppe ORLANDO



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