al via le vaccinazioni antinfluenzale e antipneumococcica

02/10/2009

Partiranno dal 5 ottobre in Basilicata le campagne di vaccinazione antinfluenzale stagionale ed antipneumococcica (per la prevenzione della malattia invasiva da pneumococco).

L’influenza stagionale è una malattia infettiva molto contagiosa e rappresenta un rischio per la salute, soprattutto per la popolazione anziana ma anche per le persone affette da malattie croniche, dove può essere causa di complicanze gravi, soprattutto se si sovrappone alle polmoniti causate da pneumococco, prevenibili per l’appunto con la vaccinazione antipneumococcica proposta insieme con la vaccinazione antinfluenzale stagionale. L’offerta della vaccinazione antinfluenzale stagionale è prioritaria da parte dei servizi territoriali di prevenzione, direttamente o attraverso servizi collegati, quali i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta per i soggetti di età pari o superiore ai 65 anni e per i bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (incluso l’asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico-ostruttiva); malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite: diabete mellito e altre malattie metaboliche; malattie renali con insufficienza renale; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; tumori; malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale; patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici; patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad esempio malattie neuromuscolari). Inoltre sono vaccinati con priorità bambini ed adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; donne che all’inizio della stagione epidemica (influenza stagionale) si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; individui di qualunque età ricoverati presso strutture di lungodegenza; medici e personale sanitario di assistenza; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti alle attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti).



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