Trichinellosi le azioni messe in campo dall’ASP

14/01/2013

In merito al pericolo di trasmissione all’uomo della trichinellosi - malattia che colpisce cinghiali, suini ed equini - l’azienda sanitaria di Potenza, nell’ambito delle proprie competenze, ritiene doveroso fornire puntuali informazioni alla popolazione servita.

In particolare, a seguito di intervento veterinario di verifica, su alcuni cani morti, le cui carcasse sono state rinvenute nel territorio del Comune di Moliterno, con sospetto di avvelenamento, è stata rilevata anche la presenza di un'unica carcassa di volpe. Detto materiale prelevato è stato prontamente inviato per tutti gli accertamenti del caso all’istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata presso la sezione di Tito scalo dove veniva riscontrata la positività per Trichinella. Dalla carcassa di volpe l’esame parassitologico, effettuato sui muscoli, ha rilevato la presenza di larve di Trichinella.

Detti parassiti venivano poi inviati al laboratorio nazionale di riferimento presso l’Istituto superiore di sanità per ulteriore indagini. Allo stato, non è possibile parlare di rischio di contagio nei confronti dell’uomo, a mezzo di carni e insaccati, in ragione del fatto che, in tutto l’ambito territoriale dell’Azienda sanitaria, tutti i suini e gli equini che vengono introdotti nei macelli, vengono scrupolosamente sottoposti ai controlli ed esami specifici previsti dalla normativa europea, nazionale e regionale in materia. Viene, così, eseguito l’esame trichinoscopico, che permette di evidenziare la eventuale positività.

Tali controlli sono disposti, da parte dell’Azienda Sanitaria di Potenza, anche sui suini macellati a domicilio. È peraltro evidente la opportunità che anche gli animali ( ed in particolare i cinghiali) che vengono trattati in conseguenza di battute di caccia da parte di privati, siano sottoposti all’attività di ispezione da parte dei servizi veterinari, che sono capillarmente presenti sul territorio. A tale scopo, le istituzioni deputate allo specifico controllo (Dipartimento di Prevenzione ASP e Provincia), come previsto dalla bozza di uno specifico protocollo d’intesa, hanno individuato azioni da porre in campo per i controlli circa la fauna selvatica nei diversi ambiti territoriali di caccia.

È ben evidente la necessità che, da parte dei titolari dei permessi di caccia, siano rispettate tutte le prescrizioni per il corretto consumo degli animali abbattuti. Si raccomanda, quindi di consumare carne fresca di suini, equini e cinghiali ben cotta e di porre attenzione affinché gli insaccati ed i prosciutti riportino i controlli da parte dei servizi veterinari pubblici. Occorre considerare che i servizi veterinari pubblici dell’Azienda si sono contraddistinti per la particolare e scrupolosa presenza e vigilanza in tutti gli episodi di focolai epidemici, avendo ben evidente il primario interesse per la salute dell’uomo e degli animali.


L’Addetto Stampa ASP - Giornalista Regina Cozzi



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