Sostegno ai genitori adottivi: attività del Consultorio Familiare ASP di Potenza

19/03/2015

L’Unità Operativa Attività Consultoriali Potenza e Villa D’Agri prosegue il suo percorso di sostegno ai genitori adottivi, altre 11 nuove coppie sono state prese in carico.

Tale percorso avviato nel 2013 con la stipula di un Protocollo d’Intesa tra ASP e il “Gruppo di Volontariato e Solidarietà” di Potenza (GVS), ente autorizzato per le Adozioni Internazionali, in coerenza con lo spirito di integrazione e rete con altri attori territoriali e con l’obiettivo di sviluppare una collaborazione in un percorso congiunto post-adottivo. Nell’ambito degli interventi previsti dalla Unità Operativa Attività Consultoriali Potenza e Villa D’Agri hanno grande spazio le azioni rivolte ai genitori nelle diverse fasi di crescita dei figli. Sono molteplici le attività che coinvolgono le coppie di genitori fin dalla fase della gravidanza per affrontare insieme le sfide connesse al ruolo genitoriale, enucleando tanto gli aspetti di responsabilità e compiti di sviluppo, quanto gli elementi di accrescimento e giocosità: entrambe polarità presenti nell’esperienza genitoriale. Per affiancare e sostenere le coppie che affrontano l’ esperienza dell’adozione è stata scelta la modalità di lavoro setting grouppale: la costituzione di un gruppo ristretto (11 coppie) offre la possibilità a ciascun genitore di esprimersi meglio nel confronto dei rispettivi vissuti con altri adulti che vivono analoghe esperienze utilizzando un atteggiamento mentale aperto ad apprendere dall’esperienza.

Poter esplicitare nel gruppo, in un discorso a più voci, la quotidianità della vita con i figli, i loro atteggiamenti, i loro nuovi incontri, le loro scoperte ed anche le loro paure/ fragilità, permette di configurare lo stesso gruppo come elemento di contenimento, di legame, di trasformazione di arricchimento. Nell’attività sono impegnate un’ assistente sociale ed una psicologa consultoriali affiancate da uno psicologo ed un sociologo del GVS con l’utilizzo della formula che coniuga l’auto-mutuo aiuto (farsi compagnia e accompagnare altre famiglie nell’avventura educativa dell’adozione) e la conduzione del gruppo da parte di professionisti.

Motivazione alta da parte dei genitori, consapevolezza dell’importanza di relazioni affettive ricche e coinvolgenti per affrontare le criticità dovute al vissuto di abbandono e di carenza dei minori adottati, sono la base su cui costruire occasioni di confronto e conoscenza dei processi di crescita dei propri figli. Contemporaneamente le emozioni ed i sentimenti degli adulti trovano nel gruppo la giusta modalità per esprimersi; la consapevolezza del proprio ruolo educativo all’interno di un “microtessuto” sociale riduce il senso di solitudine e facilita lo scambio; l’assunzione del proprio ruolo in affiancamento ad altre agenzie educative rafforza i genitori stessi ed i legami sociali,con la scoperta della bellezza e della delicatezza delle varie fasi che si susseguono dal momento dell’abbinamento tra la coppia ed il bambino o i bambini nel paese d’origine.Il percorso post-adottivo si svolge in quattro incontri con le seguenti tematiche: 1)Ingresso nella famiglia allargata ovvero: Papà e Mamma, Ninni e Nonne, Vizi e Virtù; 2)Entrata a scuola ovvero ma che lingua parli?;3)Socializzazione e giochi tra pari ovvero c’è un bambino… nuovo che vuole’;4)Relazioni con i servizi ovvero gli esami non finiscono mai.

A termine dei lavori gruppali il Consultorio Familiare continua a rimanere punto di riferimento e sostegno per i genitori adottivi e per i figli nel lungo percorso delle varie fasi evolutive al fine di allontanare ogni rischio di fallimento adottivo.


L'addetto stampa ASP - Giornalista Regina Cozzi



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