Recupero quote del ticket sanitario

12/01/2016

In riferimento ai numerosi articoli di giornale apparsi in questi giorni in merito alle richieste di recupero delle quote ticket non pagate dai cittadini della provincia di Potenza nelle annualità 2011, 2012 e 2013 per prestazioni sanitarie, l’ASP di Potenza intende fare chiarezza.

A partire dall’anno 2011 e con cadenza annuale il Ministero dell’Economia e delle Finanze – MEF - fornisce telematicamente, entro il 31 marzo, l’elenco degli assistiti esenti per reddito alle Aziende Sanitarie Locali ed ai medici prescrittori, in particolare ai Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, per consentire al cittadino esente di richiedere, direttamente al proprio medico, di verificare automaticamente, al momento della prescrizione, la propria condizione di esenzione e riportare il relativo codice sulla ricetta.

Il cittadino che non risulti presente negli elenchi forniti al medico, ma ritenga di avere diritto all’esenzione sulla base del reddito riferito all’anno precedente, può recarsi presso la propria ASL di appartenenza, rilasciare un’autocertificazione ai sensi del DPR 445/2000 ed ottenere un attestato di esenzione valido per l’anno solare in corso. L’autocertificazione viene acquisita mediante il sistema Tessera Sanitaria, viene sottoposta al successivo controllo da parte MEF che incrocia i dati con le informazioni acquisite dall’INPS, dal Ministero del Lavoro, dal Ministero della Salute, dalle Aziende Sanitarie Locali per verificare se vi sono anomalie ed incongruenze. Nel corso del 2015 la SOGEI, Società in house del MEF, per il tramite delle Regioni, ha reso disponibili gli esiti delle verifiche sulle autodichiarazioni rese nel 2011, 2012 e 2013. Gli accertamenti (in formato pdf) sono contraddistinti da un protocollo che li identifica univocamente e contengono le informazioni dell'assistito che ha effettuato la dichiarazione, la tipologia della prestazione erogata e la somma che ciascuna Azienda è tenuta a recuperare.

La procedura prevede altresì che ciascuna Azienda inserisca sul portale del Sistema TS una serie di informazioni affinché il MEF possa dichiarare chiusa la pratica: il dato relativo alla quota recuperata o l’accoglimento di eventuali controdeduzioni.

L’ASP ha pertanto inviato ai cittadini segnalati una comunicazione nella quale ha spiegato i motivi della richiesta di pagamento, ha allegato le comunicazioni di infrazione trasmesse dal MEF ed i bollettini postali precompilati per effettuare i versamenti. Poiché la Regione Basilicata ha stabilito che gli oneri relativi alla notifica degli accertamenti agli assistiti sono a carico degli stessi, l’ASP ha trasmesso all’utente una sola comunicazione per tutte le contestazioni rilevate nel triennio, consentendo però la rateizzazione del pagamento delle somme superiori a 250 euro in 6 rate e fissando la scadenza delle rate in modo che il cittadino non debba pagare più di una rata per mese. Le rate sono state così scaglionate: 31/01/2016 prima rata 2011, 29/02/2016 prima rata 2012, 31/03/2016 prima rata 2013, 30/04/2016 seconda rata 2011, 31/05/2016 seconda rata 2012, 30/06/2016 seconda rata 2013.... e così via.

In tal modo un cittadino che deve pagare un solo anno pagherà una rata ogni tre mesi, chi deve pagare tre annualità pagherà tutti i mesi ma solo una rata. Consapevoli della rilevanza dell’operazione è stato altresì deciso di dare la possibilità all’utenza di acquisire informazioni e chiarimenti presso ciascun Distretto della Salute dell’Azienda: Melfi/Rionero, Venosa, Potenza, Villa d’Agri, Senise e Lauria. In ogni caso è possibile contattare gli uffici URP aziendali che sono a disposizione dei cittadini.

Ad avvenuta presentazione delle controdeduzioni da parte del cittadino che ritenesse non dovuto il pagamento richiesto, l’Azienda, previa adeguata istruttoria interna, potrà accogliere le eccezioni ricevute e comunicare all’utente ed al MEF la chiusura della pratica, ovvero comunicare il diniego dell’archiviazione e chiedere nuovamente il pagamento del dovuto maggiorato di un importo a titolo di spese di istruttoria.

Appare dalla ricostruzione sopra riportata che i dati relativi alle non corrette esenzioni per reddito sono stati elaborati dal MEF, che la contestazione al cittadino è atto dovuto da parte di ciascuna Azienda, che l’ASP ha previsto delle misure straordinarie (rateizzazione e scansione nei pagamenti, punti di informazione e contatto sull’intero territorio provinciale) per venire incontro alle prevedibili difficoltà dell’utenza e che di ogni fase del processo, comprese l’archiviazione e il pagamento l’Azienda dovrà informare il MEF.


L'addetto stampa ASP - Giornalista Regina Cozzi



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