Progetto P.I.P.P.I. : "Programma di Intervento Integrato per la prevenzione dell’Istituzionalizzazione dei minori disagiati"

26/03/2015

Prorogato il Progetto P.I.P.P.I. che terminerà nel mese di ottobre 2015.

Il Consultorio Familiare ASP di Potenza e Villa D’Agri in collaborazione con l’Unità di Direzione dei Servizi Sociali della Città di Potenza,

Il progetto è un programma di intervento integrato con la finalità di prevenire l’istituzionalizzazione dei minori che vivono in situazioni di grave disagio sociale e familiare. L’acronimo P.I.P.P.I. richiama Pippi Calzelunghe, immagine di sfondo che crea un orizzonte di senso centrato sulle possibilità di cambiamento della persona, dei legami affettivi, sulla possibilità di apprendimento e trasformazione anche nelle situazioni di maggiore vulnerabilità delle famiglie, sull’importanza delle reti sociali.

Il Progetto nasce nel 2010 da una collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Gruppo Scientifico dell’Università di Padova; inseguito è stato esteso a tutte le Regioni italiane. Per la Regione Basilicata ha aderito al progetto il Comune di Potenza – Unità Direzione Servizi Sociali Città di Potenza con la collaborazione dell’ U.O. Attività Consultoriali Potenza e Villa D’Agri (Del. del D.G. N° 00188 del 7/4/2014), nello spirito dell’integrazione dei Servizi territoriali che condividono la stessa mission di promozione del bene comune.

La fase iniziale del progetto ha richiesto formazione specifica che è stata svolta a Roma, finalizzata all’ apprendimento del metodo e degli strumenti previsti dal programma. Nella fase attuativa, per l’anno 2014/2015, il lavoro ha coinvolto 11 famiglie target con figli da 1 a 10 anni seguite da una équipe multi professionale costituita da 3 assistenti sociali dell’Unità Direzione Servizi Sociali Città di Potenza, 5 educatori della Cooperativa “Cento strade” di Potenza e due psicologhe dell’U.O. Attività Consultoriale Potenza e Villa D’Agri (Dr.ssa Serenella Gori e la Dr.ssa Marina Dente). Le famiglie sono state coinvolte in tutte le fasi dell’intervento: analisi, progettazione e realizzazione del cambiamento, secondo un modello operativo centrato non sui problemi, ma sui bisogni ed i diritti del bambino.

L’ équipe multiprofessionale ha lavorato per l’apprendimento di nuove competenze genitoriali e potenziamento di quelle già in possesso, tali da rispondere adeguatamente ai bisogni evolutivi dei figli. L’esito degli incontri ad oggi è positivo: superata l’iniziale resistenza a raccontarsi ora le famiglie sono propositive nel gruppo ed hanno già, in parte, messo in atto rilevanti cambiamenti nell’approccio e nella gestione dei bisogni espressi dai figli, come riscontrato dalle verifiche effettuate dagli specialisti impegnati nel progetto.


L'addetto stampa ASP - Giornalista Regina Cozzi



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