Melfi, utenti ed operatori in gita a Sorrento e Positano
Tredici utenti accompagnati da quattro operatori del Dipartimento Salute Mentale-Nucleo Operativo Territoriale di Melfi nella giornata di venerdì 21 si recheranno in gita prima a Sorrento e poi a Positano.
Con questa iniziativa gli operatori del Not hanno voluto fornire stimoli e creare occasioni finalizzate a favorire il processo di riabilitazione degli utenti del Dipartimento di Salute Mentale. La gita , infatti, risulta un’attività ricreativa altamente risocializzante, che dà il sapore della cittadinanza e restituisce un livello di dignità a coloro che a causa del proprio malessere sono stati depauperati dei propri diritti e per i quali è necessario sviluppare un senso di appartenenza al proprio tessuto sociale . L’iniziativa si inserisce nell’ambito dei progetti e delle proposte rivolte a migliorare l’efficienza, l’efficacia e la qualità offerta dal servizio, incarnando i principi contenuti nella legge regionale n. 4 del 2007, che mira all’acquisizione di una cittadinanza sociale , attraverso progetti di prevenzione, e con azioni volte ad eliminare o ridurre gli ostacoli all’inclusione sociale derivante da condizioni invalidanti. “La “gita” si colloca a pieno titolo tra le attività riabilitative ludico-ricreative ormai consolidate e sempre più emozionanti- sottolineano gli operatori del Not di Melfi Cutolo, Rutilo, Robbe e Mollica, che accompagnano i tredici utenti - Emozionarsi scalda il cuore e conferisce una dimensione calda ai ricordi, facendo sì che essi abbiano un aspetto positivo. Le emozioni diventano, infatti, il movente di comportamenti futuri non soltanto in termini di prevenzione, ma anche di determinazione, facilitando il percorso verso il benessere”. La consapevolezza della validità terapeutica di tali iniziative nasce dall’esperienza maturata nel corso degli anni con analoghe gite in località suggestive e stimolanti (come Firenze, costiera Amalfitana, Montella, Pompei, Paestum, Lago Sirino,Caserta…), dai riscontri registrati nell’atteggiamento degli utenti e dalle risposte avute dei familiari.
A cura dell'Ufficio Stampa - Ambito Territoriale di Venosa - Dott. Giuseppe Orlando