L'A.V.O. si presenta a Melfi
Organizzata dalla locale sezione Avo anche nell’ospedale di Melfi, sabato 24, si celebrerà la Prima Giornata Nazionale Associazione Volontari Ospedalieri (Avo).
La manifestazione, organizzata d'intesa con l'Asp-ambito territoriale Venosa, fornirà ai volontari l’occasione per incontrare i cittadini e illustrare obiettivi, programmi e attività di un’ associazione, che opera nel “S. Giovanni di Dio” di Melfi fin dal 1985. A livello nazionale l’Avo, costituitasi nel 1975, è presente con 246 associazioni che fanno capo alla Federavo e conta circa 30.000 volontari, operanti in 521 strutture di ricovero (Ospedali,RSA,case di riposo, (Hospice), con un volume complessivo di attività di oltre 3.500.000 ore di servizio annuo, in modo competente e in forma assolutamente gratuita.
“La nostra attività è rivolta a tutti gli ammalati, a tutte la persone in condizioni di fragilità fisica, morale , psicologica dovuta alla malattia,al ricovero, all’anzianità- sottolinea Ferdinando Lagatta, presidente della sezione A.V.O. di Melfi- Non ci occupiamo di una specifica patologia, solo di anziani e di bambini, o di malati psichiatrici. I volontari AVO vengono preparati per accostarsi a qualunque ricoverato in condizioni di necessità, indipendentemente dalla cultura, dal colore della pelle, dal credo religioso ecc… La formazione di base è permanente ed aiuta ad affrontare le differenti situazioni che si presentano”. L’AVO opera negli Ospedali, case di riposo, RSA e Hospice, sulla base di apposite convenzioni stipulate con le Aziende Sanitarie interessate. Sul territorio dell’Asp di Potenza, oltre che a Melfi, operano volontari Avo anche nell’ospedale di Venosa e di Lagonegro. Alla base del servizio svolto dagli associati, una forte motivazione personale, una adeguata preparazione, una presenza non occasionale ma organizzata, e l’assoluta gratuità delle prestazioni nel pieno rispetto del ruolo e delle competenze degli operatori sanitari. “I volontari AVO- conclude il presidente Lagatta - con discrezione e sensibilità, cercano di alleviare le sofferenze e la solitudine degli ammalati offrendo loro le famose e indispensabili quattro “ A ”: Accoglienza, Amore, Assistenza e Ascolto”.
A cura del Dott. giuseppe Orlando - Resp Ufficio Stampa Ambito Territoriale di Venosa