L'A.V.O. di Melfi rinnova i vertici
Maria Saletta Fornuto è la nuova presidente della Sez.AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) che opera in forte sinergia con l’Asp all’interno del “S.Giovanni di Dio” di Melfi.
La nomina è avvenuta nel corso dell’assemblea per il rinnovo delle cariche sociali dell’Associazione. Collaborano con la Presidente, Daniela Mastropietro, vice presidente; Michele Danghela, segretario;: Nicola Simonetti tesoriere; Assunta Di Benedetto, consigliere. Fondata nel 1975 dal prof. Erminio Longhini per umanizzare il ricovero ospedaliero, l’A.V.O. è presente in tutt’Italia con ben 246 associazioni, aderenti alla Federavo. Oltre 30. 000 volontari operano in 521 strutture di ricovero, per oltre 3.500.000 ore di servizio all’anno, prestato in maniera qualificata e gratuita. In Basilicata l’Associazione è presente negli ospedali di Potenza, Lagonegro, Rionero in V., Venosa e Melfi. “ La sezione di Melfi è nata all’indomani del terremoto del 1980, quando l’allora parroco della chiesa “Sacro Cuore” don Vincenzo D’Amato, accolse il suggerimento di una sua parrocchiana che a Milano aveva conosciuto l’Associazione A.V.O.- ricorda il past presidente, Ferdinando Lagatta- Con l’aiuto delle suore allora presenti, hanno avviato l’esperienza con i feriti del terremoto che arrivavano all’ospedale di Melfi”. Nel 1985 la costituzione in Associazione e nel 1987 l’iscrizione alla Federavo. I volontari partecipano a un corso di formazione iniziale e a momenti di aggiornamento permanente, per acquisire conoscenze e competenze necessarie ad affrontare le problematiche con cui si debbono confrontare. “ Organizziamo riunioni periodiche e incontri con esperti (psicologi, dirigenti ospedalieri, responsabili A.V.O- sottolinea Ferdinando Lagatta- per essere costantemente in grado di dedicare le nostre attenzioni a tutti i ricoverati, qualunque sia la loro situazione fisica, culturale, religiosa” Obiettivo primario dei soci A.V.O è quello di alleviare le sofferenze e la solitudine degli ammalati con: l’ ascolto,l’ amore e il calore umano.
UFFICIO STAMPA ASP - Dr. Giuseppe ORLANDO