La tutela della salute dei detenuti
Per tutelare la salute dei detenuti l’Asp consolida i rapporti di collaborazione con l’Amministrazione Penitenziaria e potenzia le attrezzature sanitarie degli ambulatori medici presenti nelle Case circondariali.
Borse di pronto soccorso per consentire interventi immediati in caso di emergenza-urgenza sono state consegnate ai responsabili delle strutture penitenziarie presenti sul territorio di competenza dell’Asp dal dott.Piero Fundone in rappresentanza della Direzione Strategica Asp : tre alla casa circondariale di Melfi; tre alla casa circondariale di Potenze e due all’Istituto Penale per Minorenni di Potenza “Emanuele Gianturco”. Le borse contengono, tra l’altro, bombole di ossigeno e apposite mascherine per praticare la respirazione bocca- bocca senza pericolo di contagio di malattie infettive trasmissibili per via aerea e/o salivare. La casa circondariale di Potenza ha avuto in dotazione anche un defibrillatore portatile. L’intervento realizzato dalla Direzione Strategica dell’Asp si inserisce all’interno di un progetto che mira a dare attuazione dell’art. 2 della legge finanziaria 2008, che sancisce il passaggio di competenza della tutela della salute dei detenuti dal Ministero della Giustizia a quello della Salute e da quest'ultimo alle Regioni.
Tra i principi che ispirano la riforma avviata nel 2008: il riconoscimento del diritto alla salute e della piena parità di trattamento degli individui liberi e di coloro che sono detenuti e internati, ed anche dei minorenni sottoposti a provvedimenti penali; la ricerca di interventi sinergici di tutte le Istituzioni, a garanzia della salute e del recupero sociale di quanti scontano, a vario titolo, una pena. I programmi predisposti dall’Asp mirano, appunto, a riconoscere il diritto per i detenuti e gli internati, al pari dei cittadini liberi, ad ottenere un’assistenza sanitaria organizzata secondo un principio di globalità degli interventi sulle cause che possono pregiudicare la salute, di unitarietà dei servizi e delle prestazioni, di integrazione dell’assistenza sociale e sanitaria e di garanzia della continuità terapeutica, nella consapevolezza che chiunque sia sottoposto, per una qualsiasi ragione, a misure restrittive, non può mai essere considerato problema da rimuovere, soggetto da dimenticare. La fornitura delle Borse di Pronto Soccorso, risponde, appunto, all’esigenza di adeguare la medicina penitenziaria agli standard di qualità previsti dalla legge.
IL RESPONSABILE UFFICIO STAMPA Dr. Giuseppe ORLANDO