L’assessore regionale alla Sanità, Martorano, interviene a Lagonegro sul Piano Sanitario Regionale.
Nella sala multimediale dell’ASP sede di Lagonegro, si è parlato del nuovo Piano Sanitario Regionale.
Nella sala multimediale dell’ASP sede di Lagonegro, si è parlato del nuovo Piano Sanitario Regionale. A discuterne alcuni Sindaci del Lagonegrese-Senisese, gli Operatori sanitari, l’Assessore alla Sanità Attilio Martorano, il Consigliere Regionale Marcello Pittella, il Direttore Generale dell’ASP di Potenza, Pasquale Amendola, il Direttore Amministrativo dell’ASP Mario Marra, il Direttore Sanitario dell’ASP Giuseppe Cugno. Ad aprire il dibattito il Direttore Generale dell’ASP Pasquale Amendola che ha evidenziato l’importanza dei servizi territoriali contenuti nel Piano Sanitario regionale, l’efficienza dei servizi e l’efficacia delle cure, e di come il percorso sanitario mette al centro del sistema il cittadino-utente. Diversi interventi dei sindaci e degli operatori sanitari hanno rilevato alcune delle criticità del sistema sanitario attuale, suggerimenti, consigli e richieste sono state avanzate da amministratori e operatori sanitari al fine di migliorare il Piano sanitario regionale.
<Un Piano Sanitario deve saper dichiarare obiettivi e deve indicare come raggiungerli – è quanto ha detto l’assessore alla sanità regionale Attilio Martorano nel suo intervento conclusivo – il piano contiene una sanità che si sviluppa intorno all’assistito, i servizi sanitari territoriali sono la prima risposta all’utente. Gli ospedali sono un patrimonio da valorizzare, dei punti di riferimento che devono avere una missione ben precisa e specialistica a livello regionale ed extra regionale. L’attuale sistema sanitario regionale non è scoperto di nessuna funzione o professionalità, tanti i valori distribuiti all’interno del sistema, segno che negli anni si è lavorato bene. Il Piano Sanitario Regionale avrà la funzione di evitare i conflitti e le duplicazioni ed è per questo che viene proposto alla collettività perché le scelte possano essere discusse e condivise, sono attese proposte e sollecitazioni. Questo è un piano che deve essere riconosciuto da tutti. Naturalmente il sistema sanitario regionale deve rispondere a degli standar nazionali, proseguire in linea con le altre regioni ed è per questo che nella valutazione del sistema sanitario regionale abbiamo individuato dei partener come l’Agenas e la Scuola Superiore di Sant’Anna di Pisa>.
L’addetto stampa - Regina Cozzi