Il presidente della Regione, Marcello Pittella e l'assessore Flavia Franconi in visita all'Ospedale di Melfi
“Innovazione tecnologica, umanizzazione e ristrutturazione alberghiera con wi-fi e maggiori postazioni televisive per rilanciare il presidio ospedaliero di Melfi”.
Il presidente della Regione, Marcello Pittella ha visitato stamane il nosocomio federiciano, altra tappa del tour negli ospedali lucani. Accompagnato dall’assessore alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, dai consiglieri regionali, Luigi Bradascio e Carmine Miranda Castelgrande, dal direttore sanitario dell’Asp, Giuseppe Cugno, dal sindaco di Melfi, Livio Valvano ha analizzato, assieme ai responsabili delle varie unità operative, nodi, criticità ed eccellenze del nosocomio federiciano. “ Nonostante le mille difficoltà - ha esordito Pittella - un plauso va a quanti con dedizione operano nella struttura.
Quello umano è un valore aggiunto, in un periodo in cui si cerca non solo a livello locale, di rivalutare l’assistenza sanitaria”. “L’ospedale di Melfi - ha proseguito Pittella - ha bisogno di una forte ristrutturazione. Il Pronto Soccorso Attivo ha bisogno di continue flebo per essere rivitalizzato. Tanto più che si tratta di un nosocomio di frontiera. Solo con un’offerta adeguata, il marketing di rilancio potrà funzionare”.
Un esempio, in tal senso, è quello del reparto Maternità, Ostetricia e Neonatologia, un tempo fortemente attivo e oggi in gravi difficoltà. Carenze di personale e macchinari non più all’avanguardia hanno rallentato il numero dei parti. “Dai 750 di qualche anno fa, siamo oggi sotto le 500 nascite - ha sostenuto, Giuseppe Cugno, direttore sanitario dell’Asp -. E’ a rischio la sua stessa sopravvivenza. Forte la concorrenza dei presidi di Foggia, Barletta, San Giovanni Rotondo e del San Carlo di Potenza.
Occorre - ha terminato Cugno - una stabilità organizzativa che riguarda però un po’ tutto il nosocomio”. Buone notizie arrivano in tal senso dalla Regione che – come conferma l’assessore alle Politiche per la Persona Flavia Franconi - ha già stanziato oltre 300mila euro per una riqualificazione del reparto. Criticità e nodi che sono anche affiorati in altri reparti. “Il nostro impegno assieme a quello del Comune di Melfi - ha assicurato Pittella - andrà proprio in questa direzione. Logistica, mancanza di personale e innovazione, i tre punti sui quali lavoreremo di più.
Tante le cose che non vanno in un quadro tutto sommato non del tutto fosco. Proveremo a calendarizzare i lavori. In un paio di anni si decide il futuro dell’ospedale tra rilancio o lento declino. Ma questo non possiamo certo permettercelo”. Spazi poco accoglienti e scarsa ricettività legati anche ai lavori di ristrutturazione dell’altra ala dell’ospedale. Ristrutturazione che si concluderà forse già nel prossimo anno con tre nuove sale operatorie a disposizione, una sala convegni e l’Utic. “In un importante Psa quale quello di Melfi - ha proseguito Pittella nel corso della visita - è necessaria la pista di atterraggio per il volo notturno dell’eliambulanza”.
Alcune le proposte sul tavolo da analizzare in breve tempo. “Le cose vanno fatte subito e con qualità - ha poi aggiunto il presidente - e con la massima inflessibilità”. Corposo il dossier consegnato alla Regione in cui sono elencati tutti i nodi in cui versa il nosocomio. “Entro l’anno il via alla riqualificazione - assicura Pittella -. Il paziente che si ricovera a Melfi deve entrare in ospedale con animo sereno e predisposto. Per questo - ha aggiunto - da subito un tavolo operativo per capire quante e quali le criticità che vanno affrontate nell’immediato. La salute è oggi al centro dell’interesse della collettività. E noi - ha concluso il presidente - vogliamo confrontarci con tutti. Nessuno ha intenzione di chiudere uno solo dei 18 presidi presenti in Basilicata. Ma abbiamo bisogno di dare risposte immediate alla gente”. Ultima battuta affidata al sindaco di Melfi, Livio Valvano. “L’impegno della Regione è forte e serio. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, così come tutto il personale che opera all’interno della struttura. I fondi stanziati per la neonatologia, sono già un buon inizio.
L’intero territorio - ha concluso - ha bisogno di percepire la giusta attenzione e cura delle istituzioni sulla salute”.