Corso di Formazione AVO a Melfi

08/04/2010

Si è concluso l’ ottavo Corso di formazione per aspiranti volontari A.V.O, tenutosi nella sede della Direzione Sanitaria dell’Ospedale di Melfi.

Nel corso di incontri settimanali, iniziati il 24 febbraio, sono state fornite informazioni e affrontate tematiche per consentire ai volontari di svolgere con competenza il delicato ruolo di assicurare un valido sostegno alle persone ricoverate in ospedale. Questi alcuni dei temi trattati: Finalità dell’A.V.O ( ins. Angela Forlenza); Pronto Soccorso attivo,OBI e 118 ( Dr. Giovanni Lavalle); Deontologia del Volontario (Ins. Raffaella De nicola Pres.AVO Rionero);.L’uomo e la sofferenza ( Sac. Don Riccardo Zingaro); Promozione del volontariato e Privacy (Dr Fernando Lagatta Sert Melfi); La relazione d’aiuto (dr.ssa Vincenza Ferrarese-Presidente Fisc Basilicata); Articolazione dell’ASP ( Dr.Luigi D’ Angola, Direttore sanitario Presidio Ospedaliero Unificato); La comunicazione nel Servizio sanitario (Dr.Giuseppe Orlando, Responsabile Ufficio Stampa Asp Ambito Territoriale Venosa); Testimonianze di Volontari Vulture Melfese.

Durante la cerimonia conclusiva del corso, il Direttore Generale Asp, dott. Pasquale Amendola, ha sottolineato il ruolo prezioso e insostituibile svolto dai volontari per fornire risposte ai bisogni che il cittadino vive nel momento del ricovero ospedaliero. “Il volontariato rappresenta un anello importante delle iniziative che mirano a mettere il cittadino al centro del modello organizzativo dei servizi della nostra Asp- ha sottolineato il Direttore Amendola- I volontari contribuiscono, infatti, a umanizzare le prestazioni sanitarie, ad assicurare la partecipazione e a stimolare i processi di razionalizzazione in atto” L’ Attività dell’ A.V.O. è volta a tutti gli ammalati , a tutte le persone in condizioni di fragilità fisica, morale, psicologica dovuta alla malattia, al ricovero e all’anzianità. Il Presidente Avo di Melfi, Ferdinando Lagatta, ha evidenziato che i volontari A.V.O. cercano di alleviare le sofferenze e la solitudine degli ammalati offrendo loro le famose quattro “A”: Accoglienza, Amore, Assistenza e Ascolto.

A cura dell'Ufficio Stampa -Ambito Territoriale di Venosa - Dott.  Giuseppe Orlando



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