Centro Salute Mentale di Potenza: buon compleanno "Caffè Teseo"
Alla fine del primo anno di attività del progetto Caffè Teseo, il bilancio è stato più che positivo: sono stati ringraziati tutti i partecipanti agli eventi settimanali alla presenza di autorità. Leggi tutto
"Un particolare ringraziamento agli ospiti che hanno sostenuto con le loro qualità artistiche, professionali ed umane le iniziative. Nello specifico si vuole ringraziare tutti gli operatori delle strutture residenziali e non, che insieme all’equipe del CSM/UOSD Riabilitazione, per aver partecipato attivamente al Caffe Teseo, ed inoltre per aver promosso sui territori la cultura dell’inclusione portando “al di fuori” le nostre iniziative anticipando i futuri obiettivi del Caffe Teseo.
L’esperienza del Caffè Teseo è stata un’esperienza di prossimità Istituzionale; si conclude, infatti, un anno di lavoro intenso fatto di sinergia e di rete che ha messo al centro il concetto di Comunità (La “Città di Tutti”), il risultato è stato quello di creare un sistema di relazioni con l’obiettivo finale di rompere l’abbandono e la solitudine. Si è dimostrato che qualsiasi persona con disturbo psichico ha un potenziale da scoprire e utilizzare sia nel mondo sociale che in quello lavorativo alla pari di qualsiasi altro individuo, dando risposte funzionali ai bisogni specifici di utenti e dei loro nuclei familiari per favorire il miglioramento della qualità della vita.
Il CSM luogo non solo di prestazioni sanitarie, ma punto di incrocio di convivialità, d’incontro dove poter suonare, ballare, cucinare, ascoltare musica, fare teatro, ecc. ecc. Vogliamo affinare sempre di più il modello d’integrazione socio-sanitaria per migliorare l’accesso alle prestazioni, allargando gli spazi di socializzazione, ridando dignità e cittadinanza alle persone, intervento con politiche adeguate su tutti i Determinanti della Salute. Per questo la salute mentale, bene individuale e collettivo, va promossa, costruita, tutelata e sostenuta da tutti, garantendo a ciascuno l’esercizio dei diritti e il rispetto dei doveri nell’ambito di una comunità̀ inclusiva e solidale.
Tutte le iniziative sono state dedicate ad una riflessione sul “prendersi cura” e sui tanti modi con i quali esso si realizza. Un prendersi cura di sé significa prendersi cura al contempo dell’altro e degli altri, di famiglie, di gruppi fino idealmente all’intera comunità̀. Un prendersi cura nel presente aiuta a narrare, rileggere il passato e aprire speranze al futuro. Un prendersi cura è un ascolto che si confronta e risente delle diverse culture, delle nuove tecnologie, delle modificate forme della comunicazione, delle nuove e diverse modalità̀ con le quali le persone entrano in relazione.
Ci prendiamo cura per vivere e vivere è prendersi cura. Prendersi cura vuol dire intraprendere un viaggio, darsi tempo, cercare un senso, dove la meta va ricercata. Una “Citta di Tutti” che diventa comunità̀ che si prende cura di sé e di ciascuno. La Salute Mentale oggi deve muoversi nella direzione di guardare ai luoghi e ai contesti di vita, lavorando in profondità su quella che oggi chiamiamo la “capacitazione” dei soggetti, facendo leva su opportunità e diritti che coinvolgano interi gruppi, famiglie, comunità. Guardiamo al territorio non come semplice sfondo dell’azione ma al tessuto da cui ricavare la materia prima che dà forma e sostanza alle attività di cura. Bisogna attivare le risorse che stanno nei contesti e nella storia della persona, nelle sue capacità, perché solo queste risorse e capacità ci aiutano a immaginare una prognosi più favorevole.
Questo avvalendosi anche delle nuove forme di incontro, delle innovazioni tecnologiche e sperimentali. Questo è e vuole essere “CAFFÈ TESEO”. Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco del Comune di Potenza, Dott. Mario Guarente, l’Assessore alle attività produttive e al centro storico Dott.ssa Stefani D’Ottavio, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Potenza ASP Dott. Lorenzo Bochicchio, il Direttore del Dipartimento Salute Mentale Dott. Pietro Fundone, il Dott. Andrea Barra Dirigente Psichiatra e Responsabile dell’Unità Riabilitativa del DSM, il Dott. Giovanni Razza Dirigente Psicologo del CSM, l’Equipe dell’Unità riabilitativa e del Centro di Salute Mentale di Potenza.
Resoconto a cura del CSM di Potenza