Assistenza extracomunitari: positiva l'esperienza di integrazione a Boreano

18/10/2011

La strada della integrazione degli extracomunitari è percorribile e passa attraverso la realizzazione di servizi a sostegno di persone che vivono situazioni di estremo disagio.

Questa l’indicazione che emerge dalla esperienza maturata nell’area di Boreano ( Venosa), dove da agosto a ottobre sono stati assistiti stranieri stagionali, impegnati nella campagna del pomodoro, con una media di 300-400 presenze giornaliere e picchi di 700 nella prima metà di settembre. Programmazione unitaria, professionalità, solidarietà, ascolto: : questi gli ingredienti che hanno caratterizzato il progetto di accoglienza realizzato a Boreano. A dimostrare la validità della formula adottata l’atmosfera serena e distesa che regnava nel corso della Festa per i Migranti, organizzata dall’Arci Basilicata e svoltasi nel salone della Parrocchia Sacro Cuore di Venosa. Visi sorridenti degli ospiti, che si sono sentiti seguiti e sostenuti nel loro duro lavoro quotidiano; visi raggianti di amministratori, operatori e volontari, gratificati nel verificare la validità della rete di relazioni realizzata e nel constatare il raggiungimento degli obiettivi individuati.

“Ce l’abbiamo fatta!”: questo lo slogan con cui si salutavano e si abbracciavano i vari attori impegnati nel progetto Un’integrazione che è partita dall’alto, quando Regione, Provincia e Asp si sono riunite intorno allo stesso tavolo per individuare le risorse da utilizzare e concordare le modalità operative. Un’integrazione che si è realizzata sul territorio con il coinvolgimento diretto di amministratori, operatori e volontari, che hanno lavorato gomito a gomito per rendere più umana l’esperienza vissuta dai migranti nella raccolta del pomodoro. Per lo stesso obiettivo, ognuno con la propria specificità, ha operato al’interno di un progetto condiviso: Asp, Emergency, Caritas, Acquedotto Lucano,Associazione per il Miglioramento delle Condizioni Ambientali, Arci Basilicata , Centro di Documentazione Associazione Michele Mancino, Libera, Cooperativa Punto& a Capo. Prima di dare inizio alla festa vera e propria in onore dei migranti con le musiche del gruppo Krikka Reggae, le pizzette e i dolcetti delle volontarie della Caritas, è stata fatta una riflessione a più voci sulla esperienza realizzata a Boreano: “Abbiamo fatto buona sanità Grazie alla disponibilità dei nostri operatori siamo riusciti ad assicurare visite specialistiche ai lavoratori filtrati dai medici di Emergency- ha evidenziato Maria Frangione,

Responsabile del Distretto Sanitario di Venosa- Queste visite avevano il carattere dell’urgenza, tenuto conto che si trattava di lavoratori stagionali, con una permanenza molto breve nel nostro territorio”. Gli stessi operatori di Emergency si sono dichiarati meravigliati per la celerità e la sollecitudine con cui gli specialisti Asp hanno visitato gli stagionali che mandavano a loro. “In due mesi e mezzo a Boreano non c’è stato una rissa, una lite. Questo grazie all’opera dei volontari della Caritas, che hanno fatto in modo che a Boreano si respirasse aria diversa, più umana: - ha sostento Giuseppe Grieco, Direttore Caritas diocesi Melfi-Rapolla-Venosa- Ma anche grazie ai lavoratori stagionali, che hanno sostenuto la nostra economia:senza di loro il pomodoro resterebbe sulla pianta”. Chiuso un capitolo se ne apre un altro “Quello dei migranti stagionali non è solo un problema socio-sanitario, ma anche economico-produttivo- ha sostenuto Paolo Pesacane, Assessore provinciale Politiche Immigrazione-Dobbiamo subito progettare gli interventi per la prossima stagione e affrontare i problemi dello sfruttamento del lavoro degli immigrati”. A farsi portavoce della gratitudine degli stagionali, Salus Sebastien, del Burkina Fasu, che ha ringraziato per le attenzioni ricevute.


IL RESPONSABILE UFFICIO STAMPA Dr. Giuseppe ORLANDO



Torna a Informazione Salute