9 Febbraio: "giornata nazionale degli stati vegetativi"
Lo stato vegetativo e/o minima responsività è una condizione clinica che consegue ad una grave cerebrolesione acquisita di tipo traumatico, anossico, ischemco, infettivo.
Trattasi di condizione di gravissima disabilità che coinvolge precipuamente la persona ma acquista un rilievo notevole anche per l'ambito familiare. La necessità di promuovere una giornata di sensibilizzazione nazionale - riferisce il Dott. Pasquale Francesco Amendola, Direttore Generale dell'ASP - è orientata a focalizzare l'attenzione della opinione pubblica su tale dolorosa condizione patologica, a fornire maggiori informazioni su tale stato, a tenere acceso l'interesse per la conoscenza su questo tema.
"Quale Direttore Generale della Azienda Sanitaria di Potenza, unitamente ai miei collaboratori, saluto con soddisfazione e partecipazione tale ricorrenza anche al fine di porre in essere iniziative di carattere promozionale e divulgativo per il miglior esito della manifestazione. La nostra azienda sanitaria nell'ambito dell'offerta assistenziale ospedaliera è intervenuta sia nella fase post-acuta che nella fase degli esiti nel percorso assistenziale delle persone versanti in stato vegetativo e/o minima responsività, attivando 6 posti letto nell'ospedale di Lauria dedicati esclusivamente a questi pazienti, che ricordiamo non sono in grado di provvedere ai bisogni primari della vita e che necessitano di essere sostenuti ed accuditi in tutte le loro funzioni, anche le più elementari, in modo continuativo e con elevata complessità di cura.
Abbiamo provveduto a definire i criteri di eligibilità per l'accesso al ricovero, per il trattamento medico-riabilitativo, per la gestione della eventuale dimissione a domicilio e/o in residenze protette. Sempre sulla scorta della D.G.R. n. 2102 anno 2005, fonte normativa di riferimento, nonché sul rilievo epidemiologico che vede sul nostro territorio un aumento del numero di tali pazienti, abbiamo in programma di implementare l'offerta residenziale per questa tipologia assistenziale anche presso l'ospedale di Venosa con l'attivazione di altri 6 posti letto. Rientra nei nostri obiettivi prioritari, nel più vasto ambito di rimodulazione del percorso di presa in carico di questi pazienti, un coinvolgimento attivo dei familiari nel progetto medico -riabilitativo in modo da acquisire quel prezioso apporto affettivo che permette di rilevare più precocemente i primi segni di responsività che resta l'obiettivo principe del nostro agire. Sottoscrivere una alleanza terapeutica con la famiglia riduce l'ansia e l'impotenza di essa, umanizza oltremodo le nostre strutture, evita iniziative personali a volte inutili se non dannose e abbatte i costi generali di sistema.
Non abbiamo l'ardire di pensare che le azioni messe in atto fino ad oggi siano risolutive per la complessità del contesto su cui vanno ad incidere, ma siamo consci del dovere di avere predisposto delle strategie efficienti ed efficaci, oltrechè conformi alle indicazioni regionali, e rivendichiamo un ruolo preminente sia per le professionalità espresse sia per l'organizzazione raggiunta. Le famiglie e tutti coloro che a vario titolo entrano in questo circuito, possono bandire pratiche di autogestione organizzativa e rivolgersi ai nostri servizi per le loro necessità assistenziali e per le adeguate opportunità di cura. Fuori da ogni logica dell'annuncio, questo è il messaggio che oggi voglio trasmettere, nell'auspicio che tanti troveranno motivi di speranza. Se sarà così, io e gli operatori dell'ASP impegnati nel progetto ne saremo lieti".
Il Direttore Generale
Dott.Pasquale F.Amendola