“Percorsi” riabilitativi in Salute Mentale

05/11/2014

Le escursioni in montagna, l’immersione nella natura, nei boschi, in un ambiente incontaminato e salubre può costituire una modalità di approccio terapeutico- riabilitativo nel disagio psichico?

Sembra proprio di sì valutando l’esperienza che il DSM- Ambito Territoriale di Venosa. Una iniziativa - fanno sapere dal DSM di Venosa - portata avanti in collaborazione con il C.A.I.(Club Alpino Italiano), sezione di Melfi. Lunedì 27.10.14, per la seconda volta da giugno 2014, operatori del DSM, soci C.A.I. e pazienti psichiatrici hanno sperimentato questo approccio nell’escursione naturalistica nel bosco di Santa Giulia di Palazzo S.G. Obiettivo primario è la socializzazione che, favorendo la condivisione e la comunicazione, costituisce un momento importante per contrastare l’isolamento e favorire il confronto con gli altri. Le dinamiche di gruppo, che hanno una valenza relazionale-emozionale mirano alla crescita personale attraverso, appunto, la condivisione con gli altri.

Gli operatori del C.A.I., esperti del contesto in cui si è svolta l’escursione, hanno trasmesso le conoscenze sulla flora e la fauna, promuovendo in tal modo un’attività “didattica” sul campo. Altro aspetto importante è quello di sviluppare il miglioramento dello stile di vita attraverso un’attività fisica che, secondo l’espressione latina corrente ”mens sana in corpore sano”, porta ad un miglioramento della qualità della vita. Importante contributo è stato quello di sviluppare nel paziente una sensibilità verso la natura e la protezione del nostro territorio dall’inquinamento acustico e visivo, sottolineando l’importanza del rispetto dell’ambiente.

Durante l’escursione si misurano i limiti, le difficoltà ma anche le potenzialità possedute da ciascuno migliorando, così, l’autostima del paziente e di tutti i partecipanti. Dopo queste prime positive esperienze, abbiamo in cantiere un altro appuntamento naturalistico a metà novembre, sempre in collaborazione con il C.A.I., nella speranza che questa iniziale collaborazione diventi un progetto organico con, eventualmente, un protocollo d’intesa ASP/CAI perché le escursioni, visto l’entusiasmo, il benessere ricevuto e, non da ultimo, la conoscenza da “vicino” del nostro territorio, abbiano una cadenza periodica. Auspichiamo una maggiore autonomia logistica che semplifichi gli spostamenti degli operatori e dei pazienti nei luoghi dell’escursione e per una più snella operatività.

Si ringrazia il Comune di Palazzo S.G. , la Protezione Civile, gli Operatori della Caritas dello stesso Comune per aver messo a disposizione mezzi e risorse umane per il buon fine dell’escursione. Infine, si ringrazia il Servizio Sociale del Comune di Barile, sempre presente in maniera fattiva e che ha consentito lo spostamento dei pazienti della zona del Vulture.

Questa la riflessione di uno dei partecipanti:
Il vento scioglieva
le trecce di una quercia
mi fermai per dirti e dire
VOGLIO LA VITA


Dott.Donato Festino Palazzo S.G. Coordinatore dei NOT



Torna a Informazione Salute