"Risvegli emozionali e legami nutritivi”. Un saggio sul DCA di Chiaromonte
È stato il canto delle ospiti del DCA di Chiaromonte a dare inizio alla presentazione del saggio “Risvegli emozionali e legami nutritivi”.
il libro scritto dai dott.ri Federico Lapetina e Rosa Trabace illustra il viaggio verso la guarigione attraverso un sistema di cure integrate e innovative praticate presso la residenza del centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare e del peso G. Gioia di Chiaromonte. Un viaggio che passa attraverso una rivisitazione e ricostruzione profonda di sé e porta ad un vero e proprio processo di risveglio emozionale e rinascita esistenziale. Il volume della Trabace e Lapetina propone una metodologia di campo sinergica ed evolutiva che grazie agli approcci multidisciplinari e alla ricchezza delle esperienze professionali attuate, strutturi legami terapeutici significativi e sblocchi il il processo nutrizionale compromesso. La residenza – spiegano i due autori Trabace e Lapetina – nel rappresentarsi e proporsi come “Madre accogliente”, adotta pertanto una passione ed una filosofia curativa pragmatica ed interattiva quale fonte primaria di soluzioni di disagio. A questo si prestano efficacemente la gruppalità terapeutica e la sperimentazione di vissuti emotivi profondi attraverso la teatroterapia, la musiciterapia, l’art-therapy, la letto-scrittura creativa e le esperienze di contatto dell’ippo-terapia, nonché le metodiche integrate e non invasive.
Alla presentazione del volume sono intervenuti il Dott. Pasquale Amendola, Direttore Generale ASP Potenza, che ha sottolineato l’importanza di una sanità che risolva i problemi dei cittadini. Il Dott. Mario Marra, Direttore Amministrativo ASP, sotto il quale il DCA di Chiaromonte ha mosso i primi passi. La Dott.ssa Laura Dalla Ragione Responsabile Centro DCA Palazzo Francisci Todi. Il Presidente della Regione Basilicata, Dott. Vito De Filippo, l’Assessore alla Sanità della Regione Basilicata On. Antonio Potenza, il Sindaco del Comune di Chiaromonte Luigi Viola. Ha dato la propria testimonianza una famiglia proveniente dalla Calabria.
a cura dell’addetto stampa Regina Cozzi