A Melfi la seconda giornata nazionale AVO

21/10/2010

Organizzata dall’ Associazione Volontari Ospedalieri domenica 24 si terrà anche a Melfi la Seconda Giornata Nazionale Avo.

Negli spazi antistanti la struttura ospedaliera i volontari allestiranno uno stand e incontreranno i cittadini per illustrare obiettivi, programmi e attività di un’ associazione, che opera nel “S. Giovanni di Dio” di Melfi fin dal 1985. A livello nazionale l’Avo, costituitasi nel 1975, è presente con 246 associazioni che fanno capo alla Federavo e conta circa 30.000 volontari, che operano in 521 strutture di ricovero (Ospedali,RSA,case di riposo, (Hospice), con un volume complessivo di attività di oltre 3.500.000 ore di servizio annuo, svolte con competenza e in forma assolutamente gratuita. “La nostra attività è rivolta a tutti gli ammalati, a tutte la persone in condizioni di fragilità fisica, morale , psicologica dovuta alla malattia,al ricovero, all’anzianità- sottolinea Ferdinando Lagatta, Presidente della sezione A.V.O. di Melfi- Non ci occupiamo di una specifica patologia, solo di anziani e di bambini, o di malati psichiatrici.

I volontari AVO vengono preparati per accostarsi a qualunque ricoverato in condizioni di necessità, indipendentemente dalla cultura, dal colore della pelle, dal credo religioso ecc… La formazione di base è permanente ed aiuta ad affrontare le differenti situazioni che si presentano” L’AVO opera negli Ospedali, case di riposo, RSA e Hospice, sulla base di apposite convenzioni stipulate con le Aziende Sanitarie interessate. Sul territorio dell’Asp di Potenza, oltre che a Melfi, operano volontari Avo anche nell’ospedale di Venosa e di Lagonegro. Alla base del servizio svolto dagli associati, una forte motivazione personale, una adeguata preparazione, una presenza non occasionale ma organizzata, e l’assoluta gratuità delle prestazioni nel pieno rispetto del ruolo e delle competenze degli operatori sanitari. “I volontari AVO- conclude il Presidente Lagatta- con discrezione e sensibilità, cercano di alleviare le sofferenze e la solitudine degli ammalati offrendo loro le famose e indispensabili quattro “ A ”: Accoglienza, Amore, Assistenza e Ascolto

A cura dell'Ufficio stampa - Sede di Venosa - Responsabile Dott. Giuseppe Orlando



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