Inclusione fa rima con innovazione: siglato un protocollo di intesa tra la Camera di Commercio della Basilicata e l’ASP di Potenza
Il progetto “Crescere in digitale” coinvolge persone con problematiche inerenti alla salute mentale. Leggi tutto
Inclusione fa rima con innovazione: siglato un protocollo di intesa tra la Camera di Commercio della Basilicata e l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza – ASP, per coinvolgere nel progetto “Crescere in digitale” persone non coinvolte nel tessuto sociale per problematiche inerenti alla salute mentale.
Obiettivo: creare una serie di tirocini retribuiti nelle aziende lucane. Inclusione e innovazione non sono elementi disgiunti sul mercato del lavoro.
Lo dimostra il protocollo di intesa siglato tra la Camera di Commercio della Basilicata e l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza – ASP; un accordo teso a favorire l’inserimento di giovani che, in questo momento, non sono coinvolti nel tessuto sociale per problematiche inerenti alla salute mentale, con diverse patologie anche afferenti le dipendenze.
A favorire l’incrocio tra giovani e imprese sarà “Crescere in digitale”, l’iniziativa dell'Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro ANPAL, attuata da Unioncamere in partnership con Google, che vede la Camera di Commercio della Basilicata protagonista da diversi anni e prima in Italia, in assoluto, a proporre un’intesa del genere.
Dopo un primo percorso formativo online, i giovani Neet (giovani tra 15 e 29 anni di età che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi formativi) hanno la possibilità di incontrare gli imprenditori desiderosi di innalzare il grado di digitalizzazione delle proprie aziende, all’interno di laboratori promossi dalle Camere di Commercio. Se l’incontro-colloquio va a buon fine, si attivano tirocini della durata di sei mesi (in caso di giovani con disabilità, l’arco temporale si allunga ad un anno).
Il compenso spettante al giovane, di 500 euro al mese, viene erogato dal sistema camerale, mentre i costi a carico delle imprese sono praticamente ridotti a zero. «C’è solo un modo per provare a riequilibrare un mercato del lavoro che è sempre più polarizzato - sottolinea il presidente della Cciaa della Basilicata, Michele Somma – ed è quello di innalzare la responsabilità sociale delle nostre imprese. Da qui scaturisce un duplice obiettivo: rendere più inclusive le aziende, ma anche favorire una maggiore digitalizzazione attraverso le competenze dei giovani». «Il progetto, condiviso con la Camera di Commercio della Basilicata, supporta le imprese lucane in un processo di innovazione e digitalizzazione e, al contempo, offre risposte concrete e qualificate a giovani Neet che hanno dismesso la speranza di accedere a condizioni di vita e professionali dignitose.
E’ la maniera più efficace e credibile per accompagnare le attività del nostro Dipartimento di Salute Mentale verso percorsi di inclusione sociale e lavorativa” – aggiunge il Direttore Generale dell’ASP, Lorenzo Bochicchio». L’Azienda Speciale “ASSET Basilicata”, che si occuperà della gestione progetto “Crescere in digitale”, prevede che già per febbraio si potrebbero avere i primi risultati concreti susseguenti alla stipula del protocollo di intesa, attraverso la nascita dei primi tirocini.
Fonte: Ufficio Stampa CCIA Basilicata - Vito Verrastro