Il Consultorio Familiare a fianco degli adolescenti

09/06/2010

Positivo il bilancio delle attività nei Centri d’Ascolto organizzati anche quest’anno dall’U.O. Attività Consultoriali del Distretto di Potenza nell’Istituto Magistrale “E. Gianturco” e nell’Istituto Tecnico per Geometri di Potenza. 

“I Centri di Ascolto, sono nati con l’obiettivo di aiutare i ragazzi a superare le difficoltà e le criticità che l’adolescenza inevitabilmente porta con sé” – dice la dott.ssa Liliana Romano, Responsabile U.O. Attività Consultoriali - rientrano negli obiettivi indicati dal Ministero della Salute e della Pubblica Istruzione “A scuola di… Salute, Piano per il Ben…Essere dello studente 2007-2010”, dal Documento programmatico “Guadagnare salute” – Decreto del Presidente del Consiglio del 4 maggio 2007”, e ripresi nel Protocollo di Intesa stipulato tra l’ex - Azienda Sanitaria USL 2 Potenza e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Potenza, per promuovere e tutelare la salute e il Ben-Essere degli adolescenti, sostenere il loro processo di crescita psico-fisica-relazionale e la loro capacità di autonomia”. In accordo con i Dirigenti Scolastici, che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa sollecitando la partecipazione dei ragazzi e degli insegnanti, il Centro di Ascolto è stato realizzato con la presenza della psicologa dott.ssa Serenella Gori e dell’assistente sociale dott.ssa Clementina Caramuta. Gli adolescenti sono stati accolti con una frequenza quindicinale per la durata dell’anno scolastico. “ Il Centro di Ascolto non si propone di fornire soluzioni terapeutiche, ma di partire dall’ascolto quale primo passo verso una lettura dei bisogni e dei disagi dei ragazzi per indirizzarli verso armoniche scelte di vita - precisa la psicologa Serenella Gori - Gli incontri hanno evidenziato problematiche scolastiche, di comunicazione con i coetanei e con i genitori, problematiche ansiose, disturbi alimentari e problemi di abuso di alcol e droghe richiedendo il nostro impegno anche al di fuori dell’ambiente scolastico. Spesso i ragazzi si sentono soli, fragili ed impotenti di fronte alle sfide della società moderna, noi offriamo loro uno spazio di riflessione per rileggere ed interpretare le vicende della loro vita e per trovare riposta ai dubbi e alle difficoltà, poterne ragionare insieme permette loro una riflessione sulla natura della propria identità e sulla crisi adolescenziale che la alimenta per leggerla in modo sereno”. “Il Centro di ascolto – conclude l’assistente sociale Clementina Caramuta - deve aiutare i ragazzi ad acquistare più fiducia in se stessi consolidando l’autostima e la personalità per una lettura corretta delle esigenze del mondo che li circonda”. I risultati raggiunti impongono il proseguimento del lavoro con il coinvolgimento di un maggiore numero di scuole.



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