Dipartimento Salute Mentale di Venosa: animazione e cooperazione
Operatori e Utenti in gita a Montella In collaborazione con il Corpo Forestale – Distretto di Avellino, il Dipartimento Salute Mentale, (Nucleo Operativo Melfi, ambito territoriale Venosa) ha organizzato una scampagnata nei boschi di Montella (AV).
Operatori e Utenti in gita a Montella In collaborazione con il Corpo Forestale – Distretto di Avellino, il Dipartimento Salute Mentale, (Nucleo Operativo Melfi, ambito territoriale Venosa) ha organizzato una scampagnata nei boschi di Montella (AV).L’iniziativa ha consentito al gruppo di escursionisti (formato da operatori e utenti del Dsm ) di esplorare, documentando e fissando le emozioni con suggestive immagini, uno scorcio paesaggistico di una montagna “superba” a 1.500 mt. di altezza, avvolta da un arcobaleno di colori autunnali. La “gita” si inserisce nell’ambito dei progetti e delle proposte rivolte a migliorare l’efficienza, l’efficacia e la qualità offerta dal servizio, incarnando i principi contenuti nella legge regionale n. 4 del 2007, che mira all’acquisizione di una cittadinanza sociale , attraverso progetti di prevenzione, e con azioni volte ad eliminare o ridurre gli ostacoli all’inclusione sociale derivante da condizioni invalidanti. “Il Dipartimento Salute Mentale dell’Azienda nei processi di comprensione della malattia mentale, delle sue conseguenze patologiche e comportamentali prevede tali interventi e attività quali mezzi di crescita sviluppo e integrazione -sottolinea Alfonsina Guarino, Direttore del Dsm-ambito territoriale Venosa- volti a consentire una vita di relazione il più possibile piena e indipendente nella cooperazione più ampia tra soggetti pubblici e privati”. Al riguardo va sottolineato che l’ iniziativa è stata sostenuta da cittadini privati, proprietari di castagneti di quella zona, che, grazie alla loro sensibilità, hanno fornito piena collaborazione per la buona riuscita del progetto. Dopo aver accolto con entusiasmo la richiesta, hanno permesso l’utilizzo dei percorsi concordati, consentendo ai 13 utenti e ai 4 operatori di raccogliere le castagne.. Gli operatori coinvolti nell’iniziativa, Mollica, Rutilo, Robbe e Cutolo con empatia, in una sorta di contagio emozionale hanno contribuito alla buona riuscita dell’attività tutta. “La comprensione dei bisogni dell’altro- sottolinea Pina Mollica Assistente Sociale del Dsm-, ha permesso di cogliere le difficoltà relazionali della persona, e di mettere in atto un rapporto autentico, intersoggettivo nella sola conclusione che sono sempre le “emozioni che determinano le azioni”. A cura dell'Ufficio Stampa - ambito territoriale di Venosa - Dr. Giuseppe Orlando