Continua il Programma Ministeriale “Passi”

17/02/2012

Dal 2007 le Aziende Sanitarie hanno aderito al Programma Ministeriale “Passi” (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia).

L’evidence applicata alla prevenzione. Potrebbe essere questo il motto della sorveglianza Passi, una sperimentazione con l’obiettivo di effettuare un monitoraggio a 360 gradi sullo stato di salute della popolazione adulta (18-69 anni) italiana, attraverso la rilevazione sistematica e continua delle abitudini, degli stili di vita e dello stato di attuazione dei programmi di intervento che il Paese sta realizzando per modificare i comportamenti a rischio. La partecipazione all’indagine è libera e volontaria e le persone selezionate per l’intervista telefonica sono informate prima da una lettera sugli obiettivi e sulle modalità di realizzazione dell’indagine, sugli accorgimenti adottati per garantire la riservatezza delle informazioni raccolte e sulla possibilità di rifiutare preventivamente l’intervista e/o interromperla in qualunque momento. Passi si inserisce nel cuore delle attività politiche e sanitarie intraprese in Italia per promuovere la prevenzione: l’adozione di stili di vita non corretti rappresenta oggi una vera e propria emergenza sanitaria, che comporta l’aumento di rischio di malattie cardiovascolari, tumori e diabete, le principali cause di mortalità e morbilità nella popolazione adulta.

Nel 2005, un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità ha confermato che le patologie non trasmissibili (malattie cardiovascolari, tumori, diabete mellito, malattie respiratorie croniche, malattie muscolo-scheletriche e problemi di salute mentale) sono responsabili dell’86% dei decessi nella Regione Europa, con tendenza costante all’aumento anche dei relativi costi diretti e indiretti, che consumano in media il 77% del budget per la salute dei Paesi membri dell'Unione europea. Nella sua accezione classica, la sorveglianza di popolazione consiste in una raccolta continua e sistematica di dati la cui interpretazione viene messa a disposizione di coloro che devono progettare, realizzare e valutare interventi in salute pubblica. Un sistema di sorveglianza sui principali determinanti di salute e sull’adozione di misure di prevenzione dovrebbe: essere rappresentativo della popolazione; fornire precise e tempestive conoscenze sull’evoluzione e le dinamiche dei fenomeni di interesse per la salute pubblica; consentire la messa a punto di efficaci azioni correttive nei programmi di salute; fornire un dettaglio di informazione a livello di Asl, che consenta il confronto fra le diverse Asl all’interno della stessa Regione.

Il questionario è costituito da un nucleo fisso di domande, che esplorano i principali fattori di rischio comportamentali ed interventi preventivi. Gli ambiti indagati sono: abitudini al fumo; attività fisica, abitudini alimentari; consumo di alcol; rischio cardiovascolare; screening oncologici; salute mentale; sicurezza stradale; incidenti domestici; ambiente;vaccinazioni contro l’influenza e la rosolia; dati socio-anagrafici; utilizzo dei dispositivi di sicurezza figli/bambini fino a 14 anni. Obiettivo della sorveglianza Passi è costruire proprio una base di dati specifica per il livello aziendale, in continua crescita e aggiornamento, per monitorare l’andamento dei fattori di rischio comportamentali e degli interventi di prevenzione ad essi orientati. Questa stessa base di dati permetterebbe di confrontare le diverse realtà aziendali fra di loro, seguendone l’evoluzione nel tempo.

Tra gli obiettivi non secondari della sorveglianza Passi (come già messo in luce dall'esperienza dei precedenti studi trasversali), quello di registrare l’opinione della popolazione sulla propria salute. L'indagine sancisce così l’idea che il progresso sanitario di un sistema di salute (anche quello aziendale) passa per una maggiore interazione fra domanda e offerta dei servizi, fra utenti ed erogatori di cure su quali siano le priorità di salute e sull’evoluzione degli interventi. Passi diventa così una vera e propria piattaforma di comunicazione che, se ben strutturata e utilizzata, può trasformasi in un’occasione reale di empowerment del sistema di salute aziendale, regionale e delle comunità stesse. Ad occuparsi del progetto Passi, per la Regione Basilicata è la coordinatrice regionale dott.ssa Giuseppina Ammirati, Direttore dell’Osservatorio Epidemiologico dell’ASP di Potenza.


L’addetto stampa Giornalista Regina Cozzi



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